Perseguita la ex, il braccialetto antistalking suona: allarme e arresto
Il braccialetto antistalking è uno degli strumenti attualmente più efficaci quando c'è di mezzo un rapporto tossico: va di pari passo col divieto di avvicinamento, viene viene applicato a chi è sottoposto agli arresti domiciliari o si trova in regime di semilibertà. Funziona così: quando la persona perseguitata si trova nelle vicinanze del suo aggressore il dispositivo, utilizzando la tecnologia GPS, lancia un allarme alle centrali dei carabinieri e di polizia, un altro segnale arriva invece sul dispositivo dato alla vittima sul quale è installata un'app per monitorare gli spostamenti dello stalker.
Un esempio pratico di quanto possa essere utile in questi casi viene fornito dalla cronaca di oggi. Napoli, quartiere Fuorigrotta. Ex marito che non doveva essere nel posto in cui era. Motivo? Aveva maltrattato la sua ex moglie e il tribunale gli aveva vietato di avvicinarla. Ma l'uomo, 49 anni, evidentemente non ha rispettato il divieto.
Fortunatamente non ha fatto in tempo ad arrivare nei pressi della palazzina della sua ex che i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli l'hanno bloccato e arrestato. Dovrà rispondere di inosservanza del divieto di avvicinamento. È ora in carcere, in attesa di giudizio.